Nonna dimentica
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2019
Paul Russell e Nick Johnston
È sicuramente un tipo di lettura che…Vi aiuterà a trovare un nuovo modo di continuare a essere una famiglia…. anche con un malato di demenza senile. E’ un libro scritto e soprattutto illustrato per aiutare i bambini, ma anche gli adulti, a capire e quindi ad affrontare meglio qualunque forma di demenza degenerativa…Che ha sempre un forte impatto sul modo in cui affrontiamo la quotidianità e le relazioni. Ogni pagina contiene solo frasi inserite in un bellissimo disegno dai colori tenui, le linee sottili, i soggetti semplici ed immediati. Mia nonna si dimentica chi sono. Ogni volta che ci vediamo è come conoscere una persona nuova. Questa frase da inizio al libro insieme all’immagine di una nonna ritratta con un paio di piccoli occhiali, i capelli grigi e mossi raccolti, pantofole e calze dello stesso colore della sciarpa al collo. E’ seduta su una panchina mentre offre del cibo agli uccellini che le volano attorno. Un’altra immagine la vede abbracciare la nipotina dicendo: Sei bella oggi…mi ricordi il vecchio Gino. Ma noi non sappiamo chi è il vecchio Gino. La scena successiva è centrata su una tavola imbandita dove un papà, una mamma e due bambini fanno festa alle pietanze che la nonna ha preparato…Anche se la nonna non si ricorda molte cose di noi, noi ci ricordiamo un sacco di cose di lei. Poi i disegni propongono una gita…Ci ricordiamo la sua macchina blu come il cielo, quando ci portava al mare…e anche quando era piena zeppa di vecchiette che andavano a giocare al bingo. Due pagine di colore grigio sono invece dedicate a quando….Ci ricordiamo una borsa dell’acqua calda che ci metteva accanto ai piedi, nel suo letto, mentre fuori rimbombavano i tuoni e lei ci teneva stretti. Al grigio del temporale si alterna il disegno di un enorme albero pieno di mele e di bambini arrampicati…..D’inverno, ogni volta che sentiamo l’odore delle mele cotte, ci ricordiamo di quando salivamo in alto sugli alberi di melo della nonna….Ci ricordiamo della grande, vecchia casa della nonna, e dei picnic al sole che facevamo nel suo grande e vecchio giardino. Tutti i ricordi, come tutti i disegni, sono piacevoli, sereni, senza note drammatiche o frasi tristi anche quando…..Ora la nonna vive in una stanza con un giardino disegnato sulle pareti. Vive con delle persone che si ricordano le cose al posto suo. 3 I bambini sono ritratti mentre vanno a trovarla e giocano con lei. Non importa se nonna non si ricorda le regole dei nostri giochi. Lei sorride lo stesso e batte le mani con noi….Certe volte inventa nuovi giochi. Mi piace quando nasconde le chiavi di papà! Per scherzare dice che non si ricorda dove le ha messe. Anche i momenti critici vengono descritti con pacatezza…A volte papà è triste perché adesso deve ricordarsi le cose per tutti e due, per lui e per lei…. Anche se la nonna non si ricorda di noi, noi abbiamo così tanti ricordi di lei!... Ogni volta che vedo la nonna le dico quanto le voglio bene. Così non ha importanza anche se se lo dimentica. Questo libro aiuta a capire come i sentimenti, i ricordi gradevoli, cercare il lato positivo di ogni situazione, può rendere tollerabili anche le situazioni più complicate. L’ultima parte del libro non ha più disegni in quanto è dedicata a Come spiegare la demenza ai bambini. Guida per l’adulto, scritto da Eloisa Stella, consulente presso la UE relativamente a progetti che promuovono l’invecchiamento attivo e le tecnologie per le persone anziane e con disabilità. Si tratta di poche pagine in cui l’autrice dopo una Premessa consiglia Perché spiegare la demenza ai bambini, Attenzione ai segnali di disagio, Qualche istruzione per l’uso… e qualche spunto per coinvolgerli, Come rispondere alle loro domande. Concludendo, questo libro è un ottimo aiuto per gli adulti che devono coinvolgere i bambini nella malattia di una persona cara, ma risulta anche molto utile a chi quotidianamente è impegnato nell’affrontare i molteplici e spesso imprevisti problemi che la vita ci presenta. In pratica ci insegna a dialogare meglio con noi stessi.